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APPROVATO NELLA NOTTE DI MERCOLEDI' 22 MARZO DAL CONSIGLIO COMUNALE
IL NUOVO PIANO REGOLATORE DI ROMA

ORA TOCCA ALLA REGIONE DARE IL VIA LIBERO DEFINITIVO

Approvato dal Consiglio Comunale nella notte del 22 marzo il Nuovo Piano Regolatore di Roma. Secondo quanto riportato dalla stampa, dalle dichiarazioni del Sindaco e degli Assessori all'Urbanistica ed all'Ambiente del Comune di Roma, sarebbero stare introdotte alcune modifiche rispetto a quanto deliberato a dicembre dalla Giunta Comunale.

In particolare, per quanto riguarda la mobilità su ferro, sarebbe stato introdotto il prolungamento del tracciato della linea B fino a Castel di Leva, fuori dal GRA. La linea D, inoltre, non terminerebbe, come inizialmente previsto, all'EUR ma verrebbe prolungata fino ai quartieri di Grottaperfetta-Tintoretto (come richiesto dal WWF, dal Municipio XI e dal consigliere regionale Rampelli); inoltre, la metro C verrebbe prolungata fino alla Giustiniana.

Il Sottopasso dell'Appia Antica sarebbe completamente interrato, anche nel tratto dalla Ardeatina a via di Grottaperfetta (come richiesto dal WWF, Italia Nostra, Comitato Sogno-Rinnovamento, Municipio Roma XI e dal consigliere regionale Rampelli - vedi anche ultimi sviluppi in ordine di tempo a febbraio 2006).

Sulla ipotesi del secondo GRA, la situazione non è chiara: l'opera non sarebbe stata inserita nel PRG. Tuttavia, ci sarebbe un impegno (dato al candidato Sindaco Antoniozzi) da parte della Giunta Comunale "a sedersi ad un tavolo con la Regione, la Provincia e l'Anas per discutere sulla fattibilità della nuova infrastruttura di mobilità che l'Anas ha inserito nel suo piano decennale 2003-2012".

Sul dimensionamento complessivo del Piano sono stati cancellati circa 3 milioni di metri cubi nelle zone periferiche di Acilia, Romanina e Torre Spaccata, riportando il dimensionamento totale a 64 milioni di metri cubi, come previsto dalla delibera del 10/03/03 di adozione del Piano da parte del Consiglio Comunale. Pertanto è improprio parlare di riduzione di cubature: in realtà è stato fermato il tentativo di aumentarle ulteriormente. 64 milioni di metri cubi corrispondono a decine di migliaia di nuove abitazioni; tale dimensionamento si basa su previsioni del Comune (su studi CRESME) in base alle quali la popolazione romana aumenterà di circa 200mila unità nei prossimi anni. Questa valutazione è stata criticata dal WWF e da altre Associazioni ambientaliste perché i dati degli ultimi due censimenti (1991 e 2001) indicano chiaramente che la popolazione residente a Roma è diminuita (da 2,770 milioni a 2,546 milioni di residenti) e gli ultimissimi aggiornamenti ISTAT relativi al periodo 2001-2005 indicano che il dato relativo ai residenti è stabile.

Approvata la Rete Ecologica che dovrebbe mettere sotto tutela, attraverso regole prescrittive al Piano, lo straordinario patrimonio naturalistico di cui dispone l'area romana, in particolare ciò che resta del reticolo idrografico costituito dai fiumi Tevere e Aniene con i fossi loro affluenti. Tuttavia tale tutela è stata affievolita (rispetto al testo del 2003) in quanto sono state declassificate a componenti secondarie le aree escluse dalla perimetrazione definitiva delle aree naturali protette (libere o edificate e comunque compromesse) che prima erano invece assimilate a componenti primarie.

L'iter di approvazione prevede ora il passaggio in Regione, secondo tempi definiti da una normativa speciale approvata il 10 marzo scorso nell'ambito della Finanziaria Regionale (la cd "Legge Pompili", dal nome dell'Assessore Regionale all'Urbanistica).

Il WWF ha chiesto di accedere a tutti gli atti approvati dal Consiglio Comunale, al fine di verificare la veridicità di quanto riportato dai mezzi di informazione e dichiarato dagli esponenti politici capitolini sulle modifiche introdotte al PRG.

Marzo 2006

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